martedì 4 ottobre 2011

Oggi bevo: Bianca di Valguarnera VDT 1989 - Duca di Salaparuta

10 anni fa, quando io avevo l'età di questa bottiglia già lavoravo. Così , per dire che 22 anni non son mica pochi, se poi a portarli sulle spalle è un vino, per di più bianco...
Perché di questo si tratta: un vino bianco siciliano, insolia in purezza (almeno adesso) che all'epoca era al suo terzo anno di produzione. Lo produce Duca di Salaparuta, azienda di quelle serie. Se oggi possiamo bere nero d'avola stellari molti pensano sia merito loro, pionieri col Duca Enrico.
Il Bianca di Valguarnera è il loro vino bianco di punta, ma 22 anni sono tanti comunque, anzi, lo sono per tutti i vini.
Il bello del vino è che ogni bottiglia è una sorpresa, così succede che nonostante la spalla sia scesa un pochino (ma poco davvero) ti accorgi che il tappo ha mantenuto la sua elaticità, certo si è rotto tentando di estrarlo, ma in fondo ha 22 anni anche lui, cosa pretendi...
Scaraffato noti subito il colore, che è si dorato ma brillante e questo fa ben sperare. Vuol dire che il tempo è stato galantuomo.
I profumi raccontano una Sicilia elegante ed antica, la freschezza della gioventù è un ricordo ormai, ma ha ancora molto da dire, il naso suggerisce pasta di mandorle, buccia d'arancia candita, frutta secca e confettura. Qualche nota di gomma bruciata. Un naso d'antan.
Ed eccoci alla prova del nove.
E qui ti stupisci: il sorso è miracolosamente in piedi, secco, morbido, di buon corpo compatto e saldo. Enza slabbrature o sfilacciamenti, ogni cosa è al suo posto, legate in un equilibrio levigato dal tempo.
Se, come è giusto e probabile, il suo apice è passato tempo fa, il Bianca di Valgiarnera 1989 porta i suoi anni con grazia e stile. Complimenti.

P.S.: grazie Silvio!

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