mercoledì 7 settembre 2011

Oggi scrivo: Montalcino, il sangiovese e basta

Si è conclusa poche ore fa l'assemblea indetta dal Consorzio del Brunello di Montalcino che cercava di autorizzare l'utilizzo di vitigni diversi dal sangiovese per il Rosso di Montalcino (leggittimando implicitamente la presenza di questi negli appezzamenti del Brunello).
Oltre l'80% degli aventi diritto al voto erano presenti all'assemblea che così si è espressa: il 69% dei voti ha votato NO, impedendo così l'introduzione di altre uve nel Rosso di Montalcino, preservando l'unicità data dalla simbiosi del sangiovese con Montalcino.
Bravi, non è la via più semplice quella che porta più lontano. Cabernet e merlot, ottime uve per carità, laciatele ad altri, che non ne avete proprio bisogno.
Notizie più approfondite le trovate su Intravino e su Vino al vino, ai quali devo il costante aggiornamento sulla vicenda.
E buon sangiovese a tutti!

P.S.: la foto arriva da Wikipedia...

1 commento:

  1. Ciao Gabriele,
    forse posso fugarti il dubbio sul cabernet sauvignon.
    Probabilmente, all'epoca dell'impianto delle vigne suddette, hanno usato barbatelle non strettamente selezionate, per poi ritrovarsi con una buona presenza di franc, come succede del resto anche spesso in Veneto.
    Della stessa cantina ti posso consigliare il lagrein Taber (sicuramente più tipico ) e il blend Mauritius (merlot-lagrein forse ).
    Hanno tutti bisogno di alcuni anni di bottiglia per esprimersi al meglio, ma a me sono piaciuti.
    Ti aspetto per Fornovo, non dimenticarlo.
    Ciao.

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