martedì 6 settembre 2011

Oggi bevo: Lambrusco del Fondatore 2010 - Chiarli, Radice 2009 - Paltrineri

Si parla di lambrusco, quello serio.
Sorbara in purezza e rifermentazione in bottiglia, come tradizione vuole.
Il Fondatore è di precisione chirurgica, un quadro (olfattivo) di Mondrian. Il Radice l'ho  preferito in virtù di un carattere più austero e personale, complice forse il millesimo più anziano.
Minimali nella struttura e taglienti come spade, colori in sottrazione e bevibilità da primato.
Buoni, che dir di no sarebbe una bugia.
Epperò non m'han rubato il cuore. Insomma, non è scattata la scintilla.
Per dover di cronaca scrivo che la temperatura di servizio non era perfetta Il Radice, povero, è stato maldestramente sballottato e intorbidito da un seppur breve viaggio in auto.
Forse preferisco i cugini più scuri, dei quali ricordo preziose scoperte.
L'esborso richiesto per le due bottiglie, una per l'altra, è sotto le 10€ sullo scaffale dell'enoteca.
Ben spesi, aggiungo io.

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