giovedì 21 maggio 2009

Oggi scrivo: Juleps New York bar

Quando esco di solito bevo birra. Perchè mi piace, perchè posso berne un bicchiere in più e non rischiare la patente tutte le volte, perchè a Milano è semplice trovare una birra buona. Già, il punto è questo: spesso e volentieri se vuoi bere qualcos'altro che non sia birra o vino rischi di ritrovarti nel bicchiere schifezze immani. Ricordo una volta anni fa quando al Rolling Stone (R.I.P.) chiesi un Long Island Ice Tea e la barista fece il mix dei 4 bianchi senza metterci nient'altro, nemmeno il ghiaccio!!!
Ora, non è che sia così tragica la situazione in realtà, Milano è sempre Milano, così qualche tempo fa dopo una buona pizza la Franci e il Lenny hanno deciso di portare il sottoscritto e Ambra a bere qualcosa di più strong al Juleps, locale di cui raccontavano mirabilie.
Il posto è fico: ristorante sulla parte destra e un lungo bancone bar stile anni 30 con numerosi sgabelli di fronte sulla sinistra del locale di fronte all'ingresso. Li c'è Oscar a preparare drink, la sua passione si nota subito, sulle braccia spuntano coppe martini tatuate che non lasciano dubbi. E il ragazzo ne sa veramente, provare per credere, io sono piuttosto ignorante in materia, ma la differenza c'è a detta di molti. Solo frutta fresca, materie prime di qualità, fantasia e competenza.
Poi c'è una sfilza di rum (agricoli e non) da tutto il mondo, mentre i whisky probabilmente sono anche di più. I prezzi sono corretti, anzi vista la zona e la qualità dei drink sono decisamente ottimi. Come si mangia invece non lo so, ma appena mi ballano 4 soldi in tasca magari mi siederò anche al tavolo.
Per ora rimango al bancone, chiacchierando con Oscar e gli altri barman bevendo un Bloody Mary fatto come si deve.
Vivamente consigliato.

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